Il mondo dei navigatori è cambiato, soprattutto dopo l’arrivo di Google Maps e Waze. Queste due app però, si sono sempre sfidate vicendevolmente nella speranza di offrire il miglior servizio per gli utenti, aggiornandoli in tempo reale su traffico, incidenti e tutto quello che succede per le strade.
Google, sentendosi minacciato dall’enorme successo registrato dall’app gratuita nata da una start up Israeliana, ha decido si acquistare Waze, diversificando il servizio offerto da entrambe le app.
Cosa è cambiato in entrambi i servizi
Appurato che entrambe le app hanno come scopo principale quello della navigazione, vi sono però delle evidenti differenze nella loro gestione.
Google Maps ha introdotto nuove funzionalità che riprendono il format di TripAdvisor: recensioni, consigli su luoghi da visitare e Street View offrono una visione più amplia rispetto alla semplice navigazione, integrando l’esperienza del guidatore con quel qualcosa in più che un normale navigatore non potrebbe mai offrire.
Waze, invece, rimane un’app prettamente di navigazione, con l’aggiunta di alcune funzionalità proprie di Google Maps, che permettono di migliorare la piattaforma anche nei piccoli spostamenti quotidiani e non solo nei viaggi lunghi.
La vera chicca di Waze resta lo sharing di informazioni tra gli automobilisti, che in tempo reale possono conoscere la situazione di una determinata strada e optare per un percorso alternativo all’occorrenza. L’ottimizzazione dei percorsi si pone l’obiettivo di suggerire agli utenti strade efficaci e poco trafficate, distribuendoli al meglio sull’asse stradale. In futuro, Waze punta a introdurre ulteriori funzioni connettive, affinché gli automobilisti sfruttino il car sharing e riducano i mezzi presenti sulle strade, traendone beneficio anche su costi e spese.
Mentre Google Maps opta per una scelta più esperienziale della strada, Waze si concentra sulla parte più funzionale, agevolando l’automobilista che ha fretta di spostarsi e vuole schivare il traffico.
Entrambe le app hanno l’obiettivo comune di migliorare la vita degli utenti che le utilizzano, agevolandoli nella scelta delle strade da percorrere. Questo è sicuramente un bell’esempio di come la tecnologia si metta al servizio dei consumatori che, lasciando dei feedback, ne migliorano le prestazioni ogni giorno.